Tra le risposte che hanno dato le altre persone scegli quelle che ti corrispondono.

Scrivi le tue scelte nei post it o nel quaderno che ti verrà consegnato dai coach

Se, durante una riunione di lavoro, un collega ti manifesta apertamente il suo disaccordo relativamente ad una tua proposta, qual è il tuo primo pensiero al riguardo?

Il primo pensiero, emotivamente, è’ che lui non sia aperto a diversi punti di vista. Poi correggo e mi dedico ad approfondire il suo di punto di vista

Capire le motivazioni

Capire la sua posizione, i suoi perche, cosa posso modificare della mia proposta per includerlo o aiutarlo ad accettare la mia

Su quali punti in particolare della mia proposta è in disaccordo e perché. Sul progetto, fattibilità, obiettivo? Valutare insieme eventuali possibilità di trovare una soluzione comune, che trovi entrambi d'accordo.

Disappunto, mi irrigidisco e divento meno propensa all’ascolto attivo.

Provare a convincerlo del potenziale della proposta e valutare le sue critiche per verificare punti di miglioramento alla proposta

Il primo pensiero, ancora prima del primo pensiero vero: che due balle questo! ...poi arriva il primo pensiero vero: che due balle, ora spiego meglio e provo a portarlo dalla mia. Alla peggio vediamo lui che propone

Cerco di capire qual'e il motivo del suo disaccordo facendo domande

Disappunto, mi irrigidisco e divento meno propensa all’ascolto attivo.

Dipende da chi è il collega, se è una persona di cui mi fido mi metto in posizione di ascolto, se e' un collega che non stimo mi imfastidisco

Capire la sua posizione, i suoi perche, cosa posso modificare della mia proposta per includerlo o aiutarlo ad accettare la mia

La prima cosa che penso è che ha avuto il coraggio di esprimere il proprio parere e questo è apprezzabile e rappresenta sincerità della persona

Dipende dal collega, se lo considero preparato e competente rispetto alla tematica

Cerco di capire il motivo del disaccordo per aprire il confronto

Dipende dal tipo di riunione, dai presenti, insomma dal contesto. Generalmente ho un approccio aperto a ogni osservazione/critica, purché si rimanga all'interno della cornice dell'educazione e del rispetto reciproco. Penserei quindi di approfondire le motivazioni del disaccordo e in seguito valutare come reagire

Dimmi come ti muoveresti tu.

Quale motivo avrà per essere in disaccordo? Tramite domande aperte e con zero giudizio cerco di capire il suo punto di vista.

Il primo potrebbe essere ‘ce l’ha con me’ poi subentra il pensiero ‘ perché sta contrastando questa proposta?’ La razionalità mi aiuterebbe a cercare le sue ragioni, osservando e distanziandomi dal pensiero automatico iniziale.

Gli chiedo quali sono i punti che suscitano perplessità, sfiducia o altre opposizioni, cerco di capire se la sua opposizione è dovuta ad una mia inadeguata esposizione ed eventualmente ripeto in funzione di quello che mi è bastato detto, o ad un effettiva debolezza della mia proposta. Cerco quindi di non acuire il disagio ma di smorzarlo un pezzo alla volta

Mi dispiace un po’, mi sento messa in discussione, ma ascolto con curiosità. Sensazione prevalente: curiosità

In tali momenti penso a quale potrebbe essere la giusta strategia per "convincere" il mio collega o comunque raggiungere un accordo. Quali potrebbero essere le leve da usare?

Se, alla fine di un colloquio di sviluppo con il tuo capo, ti viene restituito un feedback critico, quali sono le prime emozioni che provi?

Sono dispiaciuto per non aver realizzato che un mio comportamento abbia generato un feedback critico, comunque cercherò di trarne del valore positivo che mi accresca

La primissima emozione si esprime nel dispiacere e nel trovare delle giustificazioni. Subito dopo mi carico di energia per migliorare e seguire le sue indicazioni per il mio sviluppo

Dipende dal tipo di critica e la modalità in cui viene portata, cerco comunque di "abbassare il volume delle emozioni", che si tratti di dispiacere, rammarico, rabbia.

Disagio, imbarazzo, delusione. Ma anche (qualche istante dopo) una reale gratitudine per essere stata osservata è valutata, e per la convinzione di potermi aiutare a migliorare.

Gratitudine, mi sta dando spunti per migliorare come persona e Professionista.

Cerco di capire quali sono le motivazioni che scaturiscono questo tipo di feedback e poi cerco di capire con me stessa se effettivamente ha ragione,: magari ci sono anche interpretazioni diverse nei miei atteggiamenti/comportamenti che sono state fraintese.

Rivalsa. Delusione

Penso subito a cosa ho sbagliato, mi metto in discussione. Sono inquieta

Dispiacere e risentimento, la prendo sul personale e non vedo la parte positiva della critica. Mi indispongo chiedendomi quale ruolo abbia avuto lui nella mia mancata riusciuta

Se ritengo di aver investito molto nel progetto di sviluppo la prima emozione è di sconforto. Se invece sono cosciente di non aver dedicato il giusto tempo o attenzione provo un'emozione di dispiacere

Frustrazione, senso di inadeguatezza, voglia di migliorare. curiosità di capire bene. .

Se sono d'accordo : opportunità di crescita e sviluppo, per lavorare sulle mie aree di miglioramento. Se non sono d'accordo o comunque non mi ritrovo pienamente con quanto condiviso: chiedo approfondimento

Sono dispiaciuto per non aver realizzato che un mio comportamento abbia generato un feedback critico, comunque cercherò di trarne del valore positivo che mi accresca

Fastidio, voglia di riscatto

Riflessione critica personale dove mi chiedo se ho dato il massimo unito ad un'emozione di delusione ma congiunta ad una maggior motivazione a migliorare

Rabbia se mi sono impegnata al massimo

Uff!!! Vabbe prossima volta mi ricordo di fare come dice.

Rabbia, senso di inadeguatezza

Frustrazione, senso di colpa, inadeguatezza

All’inizio tristezza e delusione, dopo sentimento di rivalsa e sfida

Quando ti capita di essere contrariato per questioni di lavoro, come cambia il tuo modo di relazionarti con i colleghi/collaboratori?

Tendo ad utilizzare una comunicazione più sintetica ed essere un po' meno indulgente verso posizioni diverse. Mi fermo, respiro e porto il focus su ascolto e rilassamento per centrarmi di nuovo. Grazie a voi per l'opportunità

Mi indispongo sono meno collaborativa .cambio il modo . Non scherzo piu e mi chiudo in me stessa .rimugino anche post lavoro

In base alle situazioni specifiche, cerco laddove è possibile, di condividere il mio problema/preoccupazione

Normalmente non cambia, molti malumori non devono arrivare ai miei collaboratori, a volte però può essere utile esporre un sentimento negativo per esplicitare un comportamento che lo genera

Posso essere un po’ nervosa ma solitamente non lo faccio pesare, eventualmente lo dichiaro. Emozione prevalente: vigilanza

Dipende, cerco di avere un atteggiamento di apertura, ma quando trovo resistenze dall'altra parte, a volte mi blocco.

Divento meno socievole, mi isolo fino a quando non mi passa "l'essere contrariata" Poi ritorno con ritrovata serenità e se necessario ci torno sopra per appianare comprendere sanare.

Cerco di esprimere il mio parere e le motivazioni a sostegno della mia tesi senza mai sminuire il pensiero/ parere altrui e portandoi colleghi a ragionare come ho ragionato io, ascoltando successivamente cosa hanno da dire in risposta

Generalmente non cambia, cerco sempre di controllarmi nelle reazioni. Anche se a volte non ci sono riuscito (negli ultimi 12 mesi 2 volte)

Mi distanzio

Meno positivo e ottimista

Normalmente non cambia, molti malumori non devono arrivare ai miei collaboratori, a volte però può essere utile esporre un sentimento negativo per esplicitare un comportamento che lo genera

Divento più’ sbrigativo. Affretto discussioni e decisioni

Credo di diventare meno socievole e di avere un depotenziamento dell’ energia complessiva e sono meno propositiva .

All'inizio mi allontano, ma subito dopo cercare di trovare il modo per ritornare in armonia

Ho un primo momento di chiusura, mi serve per elaborare, per razionalizzare una sensazione di disagio. Poi cerco il dialogo per risolvere la distrazione di stallo.

Divento silenziosa e meno collaborativa

Inizialmente mi chiudo e cerco un distacco in modo da rielaborare il fastidio poi cerco di nuovo un contatto per ripartire da zero

Quando sono contrariata per questioni di lavoro Cerco di non scaricare il mio mood negativo sui miei colleghi ed elaboro internamente.

Non sono nella posizione di capire bisogni altrui (sminuisco), divento direttivo con i collaboratori.

Sono meno energica, meno proattiva. Ma faccio in modo di non chiudere le relazioni mai.

Mettendo in fila le risposte che hai appena dato, e rileggendole, cosa ti raccontano di te?

Raccontano di una persona che ama creare ambienti sereni, dare a se e agli altri la possibilità di esprimersi, concedendo o richiedendo il tempo necessario per poter prendere coscienza sia del proprio stato emotivo che quello altrui, e solo dopo agire in modo efficace.

Mi metto in discussione in modo elastico e tendo a gestire dentro di me la mia emotività

Che di fronte alla critica non ho un atteggiamemto positivo e costruttivo . Non accetto le critiche e queste mi condizionano nello svolgere le attivita e nei rapporti con gli altri

Non vedo la terza risposta. In generale, cerco di mediare e trovare soluzioni comuni, senza imporre il mio pensiero. Accolgo il feedback negativo, se fornito senza pregiudizio e se dato a scopo di miglioramento.

Raccontano il mio modo di interagire nella quotidianità lavorativa

Mi metto in discussione in modo elastico e tendo a gestire dentro di me la mia emotività

Che istintivamente sbuffo. Ma sapendo che sbuffare non serve la parte più razionale di me riesce a farmi mantenere una discreta dignità

Che devo usare i super poteri per uscire facilmente da sensazioni e comportamenti inutili/inadeguati rispetto alla piena realizzazione personale/di contesto

Che devo usare i super poteri per uscire facilmente da sensazioni e comportamenti inutili/inadeguati rispetto alla piena realizzazione personale/di contesto

Che devo usare i super poteri per uscire facilmente da sensazioni e comportamenti inutili/inadeguati rispetto alla piena realizzazione personale/di contesto

Che reagisco a seconda del contesto e che reagisco in modo emotivo all'inizio ma ricerco subito dopo l'equilibrio

Mi dice che la mia rabbia si manifesta come forma di abbassamento delle energie. Ho comunque un allenamento a ridefinire e adattare le mie emozioni più faticose per non inquinare relazioni e ( comunque€ lavorare per portare avanti i progetti.

Che sono molto spostata sulla parte del fare/capire e quasi zero sull'ascolto della mia parte emotiva . Sono molto preoccupata di capire gli altri e meno sull'ascoltare, a volte, cosa è meglio x me

Raccontano di una persona che ama creare ambienti sereni, dare a se e agli altri la possibilità di esprimersi, concedendo o richiedendo il tempo necessario per poter prendere coscienza sia del proprio stato emotivo che quello altrui, e solo dopo agire in modo efficace.

La fiducia verso l'altro modera laia reazione di accettazione delle critiche, nel rapporto con l'autorità sono più sensibile al senso di inadeguatezza che mi attiva la rabbia

Una persona orientata al risultato

Che ho un atteggiamento positivo nei confronti delle difficoltà o momenti critici, ma devo lavorare su alcune convinzioni che possono essere limitanti e sull'utilizzo dei superpoteri.

Che ho tanta pazienza, talvolta forse troppa. Credo comunque di essere, con tutti i miei limiti, una persona che, avendo lavorato molto su se stesso negli ultimi anni, riesce a mantenersi calmo ed equilibrato, anche in situazioni di stress.

Raccontano il mio modo di interagire nella quotidianità lavorativa

Che la sincerità è una cosa molto importante per me. E che se non do il massimo, quando le cose non vanno a buon fine sono molto frustrata. Quando do il massimo comunque vanno le cose è un presupposto per migliorare ulteriormente

Di fronte ad una difficoltà, una critica, un ostacolo provo sentimenti che impattano sulla mia positiva e ottimismo. Supero questa condizione accendendo la sfida.

Ho un forte senso di team e credo molto nelle potenzialità di una squadra che lavora insieme. Pretendo molto da me stessa e non mi perdono errori o imprecisioni. Sono, invece, tollerante con quelle degli altri e cerco di aiutarli nel risolvere i problemi per portare a casa il risultato insieme. Elementi imprescindibili nelle relazioni con gli altri sono rispetto e fiducia.

Una grande voglia di migliorare come persona e come Professionista. L'occupazione legata alla Formazione/ coaching non la vedo come un lavoro...come una missione ed un miglioramento continuo. Avanti tutta verso nuovi obiettivi...sarebbe bello assieme a GAP =). Ciao ! Luca Renzini

Sono molto esigente con me stessa e lo spirito di miglioramento di me stessa mi porta a mettermi spesso in discussione. Credo molto nel lavoro di team e nel contributo che ognuno può dare

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